





Carissima/o,
Papa Francesco è il primo Papa che celebra la Messa dell’Ultima Cena nel carcere minorile di Casal del Marmo. Si inginocchia sei volte a lavare e baciare i piedi dei giovani detenuti, a due a due, e tra i dodici di varie nazionalità per la prima volta ci sono due musulmani e due ragazze, una delle quali bosniaca e di religione islamica.
«Questo segno – ha detto – è una carezza di Gesù».
Il Papa spiega che l’ «esempio del Signore» significa che «fra noi quello che è più alto deve essere al servizio degli altri» ed è «un segno», vuol dire che «dobbiamo aiutarci l’un l’altro, sempre». Poi aggiunge: «Come prete e vescovo devo essere al vostro servizio, un dovere che amo. Ma anche voi: aiutateci».
Alcuni lo hanno chiamato«papà»; un ragazzo gli chiede: perché sei qui? E Francesco sorride, «mi è venuta dal cuore, le cose che non ti spieghi sono le più importanti della vita».
Prima di andare li abbraccia e bacia tutti, ripetendo: «Avanti e non lasciatevi rubare la speranza. Capito?».
E riflette: «Questi ragazzi mi aiuteranno di più ad essere umile e servitore come dev’essere un vescovo».
Guarda… non ci sono commenti da ascoltare.
Ogni foto è un messaggio: dei dodici “apostoli” si vedono solo i piedi, di colore diverso, lavati e baciati dal Papa Francesco, in silenzio.
Interessante il richiamo a Gesù, che lava i piedi ai suo discepoli, anche a Giuda, e spezza con loro il pane, che dona la vita.