Articoli di aprile 2013
apr
30
2013

Per il mese di maggio con don Bosco e Domenico Savio

Carissima/o,

inizia il mese di maggio, il mese dedicato a Maria, la Madre di Gesù e Madre nostra.

Ecco una pagina delle Memorie di don Bosco, che ci consiglia il modo per viverlo bene.

«Sul finire del mese di aprile (1856), Domenico Savio si era presentato a don Bosco, chiedendogli come avrebbe potuto celebrare santamente il mese di Maria.

- Lo celebrerai, gli rispose don Bosco, con l’esatto adempimento dei tuoi doveri, raccontando ogni giorno ai compagni un esempio in onore di Maria e procurando di regolarti in modo da poter fare in ciascun giorno la santa comunione.

- Ciò procurerò di fare puntualmente; ma qual grazia dovrò domandare?

- Domanderai alla santa Vergine che ti ottenga da Dio sanità e grazia per farti santo.

- Sì! Che mi aiuti a farmi santo!» (cfr MB V, 462).

Clicca il pps maria ausiliatrice ci ama.

Leggi attentamente due espressioni, che ti riguardano personalmente; don Bosco ti ricorda che è Maria, che ti accompagnato nella casa salesiana, che è Maria, che è sempre presente, ti guarda e ti assiste.

Buon mese di Maggio 2013!

apr
29
2013

Papa Francesco: omelia Santa Messa per le Cresime 28/04/2013

Carissima/o,
ascolta con attenzione le parole che Papa Francesco ha rivolto ai cresimandi, in piazza San Pietro! Ci rifletteremo insieme al prossimo incontro!

«La novità di Dio non assomiglia alle novità mondane, che sono tutte provvisorie, passano e se ne ricercano sempre di più. La novità che Dio dona alla nostra vita è definitiva, apriamogli la porta». Lo ha detto Papa Francesco nell’omelia del 28 aprile durante la messa per i cresimandi e cresimati.

UN CAMMINO NON FACILE. «Il cammino della Chiesa, anche il nostro cammino cristiano, non sono sempre facili, incontrano difficoltà, tribolazioni». Lo ha detto il Papa aggiungendo: «Seguire il Signore, lasciare che il suo Spirito trasformi le nostre zone d’ombra, è un cammino che incontra ostacoli, fuori di noi, nel mondo» ma «anche dentro di noi». Ma queste «tribolazioni, fanno parte della strada per giungere alla gloria di Dio».
Dio «ci dà il coraggio di andare controcorrente, sentite bene giovani. Non ci sono difficoltà tribolazioni, incomprensioni che ci devono far paura» ha detto Papa Bergoglio che ha aggiunto: «Con lui possiamo fare cose grandi».

LA FRASE DI WOJTYLA. «Cari amici, spalanchiamo la porta della nostra vita alla novità di Dio che ci dona lo Spirito Santo, perché ci trasformi, ci renda forti nelle tribolazioni, rafforzi la nostra unione con il Signore, il nostro rimanere saldi in Lui: questa sarà una vera gioia». Così Papa Francesco ha concluso l’omelia nella Messa per cresimandi e cresimati. Dicendo di «spalancare la porta a Dio» ha usato la stessa espressione di papa Wojtyla all’inizio del suo pontificato nel 1978.

GRANDI COSE. «Giocate la vita per grandi ideali». Così Papa Bergoglio si è rivolto ai giovani alla fine dell’omelia parlando a braccio. «Scommettete su grandi ideali, su cose grandi, non siamo stati scelti dal Signore per ‘cosine’ piccole ma per cose grandi», ha aggiunto papa Francesco.

apr
28
2013

Per scoprire i santi nascosti

Carissima/o,
guardando e ascoltando il Papa Francesco, spesso sei coinvolto personalmente dalle sue domande, che sono rivolte a tutti, ma, qualche volta, in modo particolare ai giovani come te.

Qualche volta ha chiesto delle risposte immediate!

Nell’omelia, tenuta nella Basilica di san Paolo domenica 14 aprile, le domande sono state tante.

1. Per “annunciare” il Vangelo ti chiede:

E noi? Siamo capaci di portare la Parola di Dio nei nostri ambienti di vita? Sappiamo parlare di Cristo, di ciò che rappresenta per noi, in famiglia, con le persone che fanno parte della nostra vita quotidiana?

2. Per “testimoniare” Cristo ti chiede:

Ciascuno dovrebbe chiedersi: Come testimonio io Cristo con la mia fede? Ho il coraggio di Pietro e degli altri Apostoli di pensare, scegliere e vivere da cristiano, obbedendo a Dio?

3. Per “adorare” il Signore ti chiede:

Vorrei che ci ponessimo tutti una domanda: Tu, io, adoriamo il Signore? Andiamo da Dio solo per chiedere, per ringraziare, o andiamo da Lui anche per adorarlo? Che cosa vuol dire allora adorare Dio?
Questa sera vorrei che una domanda risuonasse nel cuore di ciascuno di noi e che vi rispondessimo con sincerità: ho pensato io a quale idolo nascosto ho nella mia vita, che mi impedisce di adorare il Signore?

Riflettendo con calma sul testo dell’omelia, anche tu hai cercato di rispondere alle domande.

Puoi leggere le risposte dei tuoi amici in allegato 1 risposte a Papa Francesco.

Dopo la domanda sul “testimoniare” Papa Francesco ti presenta una modalità “quotidiana” di realizzarla.

«Certo la testimonianza della fede ha tante forme, come in un grande affresco c’è la varietà dei colori e delle sfumature; tutte però sono importanti, anche quelle che non emergono.

Nel grande disegno di Dio ogni dettaglio è importante, anche la tua, la mia piccola e umile testimonianza, anche quella nascosta di chi vive con semplicità la sua fede nella quotidianità dei rapporti di famiglia, di lavoro, di amicizia.

Ci sono i santi di tutti i giorni, i santi “nascosti”, una sorta di “classe media della santità”, come diceva uno scrittore francese, quella “classe media della santità” di cui tutti possiamo fare parte».

Ti è stato chiesto: cosa significa per la tua vita?

È molto interessante e stimolante leggere le riflessioni “personali” dei tuoi amici di gruppo in allegato 2 riflessioni sui santi nascosti

Adesso clicca sul pps amatevi gli uni gli altri, che è il messaggio che Gesù ci dà in questa quinta domenica di Pasqua e che attualizza quanto affermato da Papa Francesco.

Con alcune frasi di Paolo, nella lettera ai Romani, vengono presentate foto di gesti di vita quotidiana, nelle quali «ci sono i santi di tutti i giorni, i santi “nascosti”… quella classe media della santità», di cui anche tu puoi far parte!

Buona lettura e buona visione!

Don Dalmazio Maggi

apr
19
2013

Papa Francesco i primi 30 giorni..un mese di pontificato

Carissima/o, negli incontri di catechismo di giovedì 11 e venerdì 12 aprile, hai avuto l’opportunità di fare una revisione di vita.

Hai rivissuto il cammino realizzato, mettendo in evidenza l’esperienza personale, l’esperienza del gruppo cresima, l’esperienza della comunità parrocchiale a partire dalla esperienza della Chiesa con il Papa Francesco.

In ogni tappa, aiutati da video curati di Vaticanit, hai avuto la fortuna di vedere il volto di Papa Francesco, che ti fissava negli occhi, e di sentire la sua voce, che ti incoraggiava a seguire Gesù.

Poi, sei stato invitato a leggere con calma le espressioni più significative delle sue omelie e dei suo messaggi, ti hanno fatto riflettere e hai espresso il tuo pensiero.

Ecco a tua disposizione un video sintesi: “Papa Francesco i primi 30 giorni un mese di pontificato”

Il gesto che ti ha colpito in maniera del tutto particolare e ti ha fatto riflettere è stata la “lavanda dei piedi” nel carcere per Minori di Casal del Marmo.

Hai seguito il filmato in un silenzio, che ha “meravigliato” tutti.

Alla domanda «Ascoltando queste parole e vedendo Papa Francesco in ginocchio baciare i piedi dei carcerati, cosa hai pensato?» hai risposto, in maniera personale e originale. (allegato 1)

Ti invito a rileggere con calma!

Un rilievo “originale”, che alcuni tuoi compagni hanno fatto.

In ogni messaggio Papa Francesco sottolinea “TRE” parole, “TRE” espressioni. (allegato 2)

Che ne dici?

Castel Gandolfo, 19 aprile 2013

Don Dalmazio Maggi


apr
13
2013

Quattro domande dopo un mese di servizio

Carissima/o,

ecco, in quattro vignette, una bella e simpatica sintesi del primo mese di servizio di Papa Francesco!

Mercoledì 13 marzo – Sabato 13 aprile 2013

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Come viaggiare? Cosa indossare? Dove abitare? Chi incontrare?

Che te ne pare?

Ricordati che cosa ci ha chiesto il 13 marzo!

«Vi chiedo che voi preghiate il Signore perché mi benedica: la preghiera del popolo, chiedendo la Benedizione per il suo Vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me».

LO FAI QUALCHE VOLTA?


apr
11
2013

Oratorio casa cortile parrocchia scuola

Carissima/o,

in questi giorni è stato pubblicato “Il laboratorio dei talenti”, “nota pastorale sul valore e la missione degli oratori nel contesto dell’educazione alla vita buona del Vangelo”, elaborata dalla Commissione per la cultura e le comunicazioni sociali e dalla Commissione per la famiglia e la vita della CEI.

Si parla degli Oratori “luoghi” che vanno “sostenuti” per “ridare visibilità e sostenibilità ai nostri ambienti di periferia e di città”, “ponti tra la Chiesa e la strada”.

Ho fatto in modo veloce una intervista a 50 giovani, che hanno frequentato l’oratorio, mentre ero parroco. L’ho articolata con una premessa e tre domande.

«Premessa: Ti sei incontrata/o all’Oratorio Don Bosco,

- per qualche anno, per prepararti alla festa di prima Comunione e alla celebrazione della Cresima…

- spesso per giocare nel tempo libero… per imparare a suonare la chitarra…

- qualche volta per fare le prove del coro… e delle varie recite del gruppo teatrale…

- ma soprattutto, per partecipare alla vitae associativa dei vari gruppi: gruppo Savio Club, gruppo missionario, gruppo dell’ACR, dell’Agesci, delle PGS, del CGS, del TGS e del VIS…

Domande: Sentendo “oratorio”…,

- Cosa ti viene immediatamente in mente? (basta una sola parola!)

- Chi ricordi in modo particolare? (basta un solo nome!)

- Quale momento ti coinvolgeva di più?»

Le risposte sono state immediate e te le presento con indicato il numero delle persone che l’hanno data.

«COSA…?»

il campetto, in cui giocavamo (40); il salone con i tavoli di ping pong e i bigliardini (30); la palestra in cui ci allenava (25); la saletta in cui ci si incontrava per il catechismo (20); la sede Scout in cui ci radunavamo ogni settimana (15).

«CHI…?»

il “don…” che apriva il cancello (40) e ci diceva “mi raccomando…” (30); il “sig….” che era sotto il portico e ci distribuiva i palloni (30) e le racchette da ping pong (25); l’allenatore che ci aspettava in palestra (20); la catechista che ci aiutava a leggere il vangelo (15).

«QUALE…?»

la “buona notte” (50): si interrompevano i giochi (40); si diceva un Padre Nostro, una Ave Maria (30); ci venivano ricordati gli avvenimenti più importanti della vita dell’Oratorio (30); un “bravi!” per le cose fatte bene (25); un “si può fare meglio” per qualche mancanza (20)… e “buona notte” e si continuava a giocare!

Ti ricordo che

«Don Bosco visse una tipica esperienza pastorale nel suo primo oratorio, che fu per i giovani casa che accoglie, parrocchia che evangelizza, scuola che avvia alla vita e cortile per incontrarsi da amici e vivere in allegria».

Ecco una sequenza di video che ti illustrano in modo breve e significativo l’esperienza che anche tu stai facendo all’oratorio di don Bosco.

Ogni video dura meno di due minuti…

in dieci minuti puoi rivederti … in casa, in cortile, in comunità, a scuola!

apr
7
2013

Coro dell’Oratorio: MP3 del concerto “Come i discepoli di Emmaus…”

Ascoltate e scaricate gli MP3 del concerto “Come i discepoli di Emmaus…” tenuto il 7 Aprile 2013 presso la chiesa San Tommaso da Villanova dal Coro dell’Oratorio.

Brani del Maestro M. Frisina.

apr
6
2013

Festa della famiglia salesiana del Lazio

Domenica 14 aprile 2013, all’Oratorio salesiano di Genzano di Roma, ci sarà la festa della Famiglia Salesiana del Lazio che avrà per tema “Come don Bosco educatore, offriamo ai giovani il Vangelo della gioia attraverso la pedagogia della bontà“. Leggi il Programma festa 2013

apr
4
2013

Scarica il Bollettino Salesiano a partire dal 2009!

Nella sezione Documenti del sito è possibile scaricare i Bollettini Salesiani in formato PDF dal 2009 ad oggi!.

apr
2
2013

Francesco: “Lasciamoci raggiungere dalla grazia di Cristo”

Un messaggio chiaro, attuale e “praticabile” anche da te, in famiglia, in gruppo, in classe!
Tornando a scuola, ricordalo!

“Una folla numerosissima di pellegrini e di fedeli si è riunita in Piazza San Pietro per l’appuntamento con Papa Francesco per il Regina Coeli del Lunedì dell’Angelo. La grazia dei sacramenti del Battesimo e dell’Eucaristia, ha detto il Santo Padre, deve tradursi in comportamenti, gesti e scelte della vita quotidiana. Se ci lasciamo raggiungere dalla grazia di Cristo risorto, ha continuato il Papa, permettiamo alla vittoria di Cristo di affermarsi nella nostra vita e di soccorrere tutte le situazioni più bisognose di fiducia e di speranza. Ed ha aggiunto: “Questo è il potere della grazia! Senza la grazia non possiamo nulla. Senza la grazia non possiamo nulla! E con la grazia del Battesimo …”