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1. Festa di San Sebastiano – Patrono di Castel Gandolfo

a. Appena ieri abbiamo terminato, almeno come si sente dire “con bel successo”, un’altra festa parrocchiale – la festa di S. Sebastiano, stavolta organizzata insieme con il nostro Comune. Il mio sincero grazie per la buona collaborazione.

b. Con questa festa facciamo un giro completo dell’anno liturgico dal momento del mio arrivo in parrocchia un anno fa. Come ricorderete, è stato proprio durante la festa di san Sebastiano, presieduta a  quel tempo dal card. Semeraro e molto limitata a causa della pandemia, che sono stato presentato ai parrocchiani da don Enzo.

c. Quindi, dopo un anno vorrei cominciare a tirare fuori le prime conclusioni per vedere come si presenta la nostra parrocchia e, ancora di più, che cosa dovremmo fare per andare avanti. Nell’anno pastorale 2021/2022 abbiamo vissuto insieme alcune belle iniziative parrocchiali come la festa di san Giovanni Bosco, Maria Ausiliatrice con la processione, la Moto-Messa nel contesto del lago, Madonna del lago con la processione e san Sebastiano anche con la processione. Siamo anche partiti con la nuova forma della gestione del nostro oratorio che è stato affidato alla diretta animazione dai nostri laici.

d. Devo divri che di tutte queste iniziative elencate mi ha colpito di più la festa di san Giovanni Bosco, festeggiata al teatro di san Paolo. Sapete perché? Perché ho visto tante famiglie e persone coinvolte, tanti diversi giovani e bambini. Eravamo quasi all’inizio dell’uscita dalla pandemia e mi sembrava che andando INSIEME e in questo modo potremo raggiungere ottimi risultati. Poi, col passare del tempo mi rendevo conto sempre di più che questa festa è stata una bella eccezione sullo scenario della nostra parrocchia.

e. Per quanto riguarda l’ultima festa di san Sebastiano sono molto edificato dalla collaborazione con il Comune e l’impegno di alcuni dei nostri parrocchiani nella fase preparatoria, nel vivere il Triduo e nella realizzazione della solenne Festa di sabato. Sento con gratitudine che per la prima volta si è potuto mettere insieme il logo della parrocchia con quello del Comune sullo stesso manifesto. Ma nello stesso tempo noto molto scarsa la presenza dei parrocchiani ai diversi momenti della festa. Togliendo la presenza delle delegazioni ufficiali, dei cavalieri e delle dame del Sepolcro, del coro – la partecipazione da parte dei nostri parrocchiani, mi sembra, sia stata molto scarsa. Non parlando dei giovani, che erano praticamente assenti. Mi domando: dove state, cari giovani, che tra alcuni giorni vi presenterete per gli incontri di preparazione alle comunioni, alle cresime, etc.?

f. Quindi, nonostante il buon effetto finale della festa di san Sebastiano, mi rimangono alcune domande sulla partecipazione dei parrocchiani alla festa che, tenendo in conto tutta la nostra parrocchia, è stata molto scarsa. Penso che dobbiamo porci con coraggio queste domande invece di tranquilizzarci e accontentarci con le parole che “tutto è andato bene”. Si, è andato bene, ma grazie a chi? Se è andato bene, lo è stato grazie all’impegno di alcune e sempre le stesse disponibili persone che si sono veramente impegnate e alle quali sono molto grato. Sono molto grato a loro, perché sono proprio loro che salvano il nome della parrocchia “pontificia”. Ma dove sono le altre persone e le famiglie della nostra parrocchia, dove sono i giovani (quasi inesistenti e spariti durante le manifestazioni), dove sono le famiglie delle prime comunioni, delle cresime, ecc.? Vorrei dire di più: dove sono i ragazzi delle prime comunioni e delle cresime? E’ questo frutto del nostro impegno catechistico e della collaborazione con le famiglie? Forse, trovandoci davanti a questi fatti, dobbiamo fermarci, perché dimostrano inefficacia del cammino dell’evangelizzazione iniziale. Forse, trovandoci davanti a questi fatti, dobbiamo domandarci seriamente su dove abbiamo sbagliato? No, non sono d’accordo di fare finta, di dire che “tutto va bene” e di continuare nella stessa direzione e senza fare un serio esame di coscienza. Vorrei domandare a ciascuna delle famiglie, quando fra alcuni giorni vi presenterete per iscrivere i vostri figli all’altro ciclo della catechesi: dove siete state finora? I frutti della catechesi si vedono nella vita quotidiana, nella presenza alla vita della parrocchia, nella partecipazione alla liturgia domenicale. Vorrei domandare a quei giovani, che fra qualche mese vorrebbero presentarsi al sacramento di cresima: dove siete stati finora? Sono rimasto molto deluso quando non ho visto nessuno di voi durante la Messa di Triduo dedicata proprio ai giovani. Per me sono queste situazioni i forti indicatori che fanno vedere la reale situazione della nostra parrocchia. E, tutti insieme, dobbiamo adesso fare un serio esame di coscienza per migliorare dove dobbiamo migliorare. Meglio finire con le apparenze in mezzo alle quali viviamo, che camminare avanti ingannando noi stessi sulla qualità della vita cristiana. Perché questi comportamenti non hanno niente a che fare con la fede matura. Mi riferisco ancora una volta al nostro Triduo  preparatorio alla festa di san Sebastiano, con l’invito particolare ai nostri tre gruppi fondamentali: i giovani, le famiglie e il consiglio pastorale con le associazioni. Vi invito di rispondere ciascuna e ciascuno personalmente nel vostro cuore al modo della partecipazione e della risposta a queste opportunità e inviti.

g. Carissimi, forse qualcuno rimarrà male leggendo queste parole, forse qualcuno vorrà cambiare il parroco, ma voglio essere chiaro per il bene di tutti noi: se vogliamo andare avanti come famiglia delle famiglie (così è descritta la parrocchia) – dobbiamo svegliarci dal sonno in cui una bella parte di noi si trova. Se la comunità parrocchiale va avanti, lo fa grazie a quel gruppo delle persone generose, aperte, sempre disponibili che ci sono sempre pronte a collaborare, a dedicare loro tempo, a riflettere e a non scoraggiarsi trovandosi davanti a tante situazioni esigenti. Sono molto grato a quelle persone (catechisti, coristi e accompagnatori di musica, alcuni membri delle nostre commissioni, alcuni membri del consiglio pastorale, animatori dell’oratorio, ecc), perché grazie a loro la parrocchia va avanti. Se mancassero loro, della parrocchia “pontificia” rimarrebbe solo il vuoto nome.

2. Nuovo Anno Pastorale 2022/2023

a. Arriviamo così all’essenziale delle mie parole, perché non è la mia intenzioni di lamentarsi. Stiamo per iniziare il nuovo anno pastorale. Il primo anno mi ha dato la possibilità di conoscere la parrocchia, nel secondo anno vorrei che la parrocchia si mettesse in un cammino più concreto e più attivo. Possibilmente tutti e insieme! Non solo un piccolo gruppo! Tutti e insieme: zona del centro storico, zona di san Paolo e zona del lago. Insieme facciamo parte della stessa parrocchia. Sono disponibile ad andare avanti, di cercare le nuove possibilità, ma non vorrei ripetere le stesse, in maggioranza passive, tracce del passato.  Volete che INSIEME creiamo qualcosa nuvo? Nulla nasce da se stesso, ma è frutto dell’impegno e del “sudore”. Anche la parrocchia è frutto dell’impegno comune. Quindi, vi invito a riflettere sul proprio posto nella parrocchia e di ripensare le modalità della presenza in futuro. Conto molto sulla buona volontà di ciascuna e ciascuno di voi, carissimi parricchiani e parrocchiane.

b. Per adesso finisco qui. La settimana prossima continuerò i miei pensieri con le proposte già più concrete. Per ora vi ringrazio della vostra pazienza e vi invito alla riflessione personale sulla modalità della vostra personale partecipazione nella vita e nel cammino parrocchiale.

3. Marcia ad Albano

a. Invito a leggere il manifesto sulla marcia organizzata questo pomeriggio ad Albano e invito alla attiva partecipazione in essa.

Resto con cari saluti e assicurazione della mia grata preghiera per tutti voi

Don Tadeusz, vostro parroco

1. Festa di San Sebastiano – Patrono di Castel Gandolfo

a. Appena ieri abbiamo terminato, almeno come si sente dire “con bel successo”, un’altra festa parrocchiale – la festa di S. Sebastiano, stavolta organizzata insieme con il nostro Comune. Il mio sincero grazie per la buona collaborazione.

b. Con questa festa facciamo un giro completo dell’anno liturgico dal momento del mio arrivo in parrocchia un anno fa. Come ricorderete, è stato proprio durante la festa di san Sebastiano, presieduta a quel tempo dal card. Semeraro e molto limitata a causa della pandemia, che sono stato presentato ai parrocchiani da don Enzo.

c. Quindi, dopo un anno vorrei cominciare a tirare fuori le prime conclusioni per vedere come si presenta la nostra parrocchia e, ancora di più, che cosa dovremmo fare per andare avanti. Nell’anno pastorale 2021/2022 abbiamo vissuto insieme alcune belle iniziative parrocchiali come la festa di san Giovanni Bosco, Maria Ausiliatrice con la processione, la Moto-Messa nel contesto del lago, Madonna del lago con la processione e san Sebastiano anche con la processione. Siamo anche partiti con la nuova forma della gestione del nostro oratorio che è stato affidato alla diretta animazione dai nostri laici.

d. Devo divri che di tutte queste iniziative elencate mi ha colpito di più la festa di san Giovanni Bosco, festeggiata al teatro di san Paolo. Sapete perché? Perché ho visto tante famiglie e persone coinvolte, tanti diversi giovani e bambini. Eravamo quasi all’inizio dell’uscita dalla pandemia e mi sembrava che andando INSIEME e in questo modo potremo raggiungere ottimi risultati. Poi, col passare del tempo mi rendevo conto sempre di più che questa festa è stata una bella eccezione sullo scenario della nostra parrocchia.

e. Per quanto riguarda l’ultima festa di san Sebastiano sono molto edificato dalla collaborazione con il Comune e l’impegno di alcuni dei nostri parrocchiani nella fase preparatoria, nel vivere il Triduo e nella realizzazione della solenne Festa di sabato. Sento con gratitudine che per la prima volta si è potuto mettere insieme il logo della parrocchia con quello del Comune sullo stesso manifesto. Ma nello stesso tempo noto molto scarsa la presenza dei parrocchiani ai diversi momenti della festa. Togliendo la presenza delle delegazioni ufficiali, dei cavalieri e delle dame del Sepolcro, del coro – la partecipazione da parte dei nostri parrocchiani, mi sembra, sia stata molto scarsa. Non parlando dei giovani, che erano praticamente assenti. Mi domando: dove state, cari giovani, che tra alcuni giorni vi presenterete per gli incontri di preparazione alle comunioni, alle cresime, etc.?

f. Quindi, nonostante il buon effetto finale della festa di san Sebastiano, mi rimangono alcune domande sulla partecipazione dei parrocchiani alla festa che, tenendo in conto tutta la nostra parrocchia, è stata molto scarsa. Penso che dobbiamo porci con coraggio queste domande invece di tranquilizzarci e accontentarci con le parole che “tutto è andato bene”. Si, è andato bene, ma grazie a chi? Se è andato bene, lo è stato grazie all’impegno di alcune e sempre le stesse disponibili persone che si sono veramente impegnate e alle quali sono molto grato. Sono molto grato a loro, perché sono proprio loro che salvano il nome della parrocchia “pontificia”. Ma dove sono le altre persone e le famiglie della nostra parrocchia, dove sono i giovani (quasi inesistenti e spariti durante le manifestazioni), dove sono le famiglie delle prime comunioni, delle cresime, ecc.? Vorrei dire di più: dove sono i ragazzi delle prime comunioni e delle cresime? E’ questo frutto del nostro impegno catechistico e della collaborazione con le famiglie? Forse, trovandoci davanti a questi fatti, dobbiamo fermarci, perché dimostrano inefficacia del cammino dell’evangelizzazione iniziale. Forse, trovandoci davanti a questi fatti, dobbiamo domandarci seriamente su dove abbiamo sbagliato? No, non sono d’accordo di fare finta, di dire che “tutto va bene” e di continuare nella stessa direzione e senza fare un serio esame di coscienza. Vorrei domandare a ciascuna delle famiglie, quando fra alcuni giorni vi presenterete per iscrivere i vostri figli all’altro ciclo della catechesi: dove siete state finora? I frutti della catechesi si vedono nella vita quotidiana, nella presenza alla vita della parrocchia, nella partecipazione alla liturgia domenicale. Vorrei domandare a quei giovani, che fra qualche mese vorrebbero presentarsi al sacramento di cresima: dove siete stati finora? Sono rimasto molto deluso quando non ho visto nessuno di voi durante la Messa di Triduo dedicata proprio ai giovani. Per me sono queste situazioni i forti indicatori che fanno vedere la reale situazione della nostra parrocchia. E, tutti insieme, dobbiamo adesso fare un serio esame di coscienza per migliorare dove dobbiamo migliorare. Meglio finire con le apparenze in mezzo alle quali viviamo, che camminare avanti ingannando noi stessi sulla qualità della vita cristiana. Perché questi comportamenti non hanno niente a che fare con la fede matura. Mi riferisco ancora una volta al nostro Triduo preparatorio alla festa di san Sebastiano, con l’invito particolare ai nostri tre gruppi fondamentali: i giovani, le famiglie e il consiglio pastorale con le associazioni. Vi invito di rispondere ciascuna e ciascuno personalmente nel vostro cuore al modo della partecipazione e della risposta a queste opportunità e inviti.

g. Carissimi, forse qualcuno rimarrà male leggendo queste parole, forse qualcuno vorrà cambiare il parroco, ma voglio essere chiaro per il bene di tutti noi: se vogliamo andare avanti come famiglia delle famiglie (così è descritta la parrocchia) – dobbiamo svegliarci dal sonno in cui una bella parte di noi si trova. Se la comunità parrocchiale va avanti, lo fa grazie a quel gruppo delle persone generose, aperte, sempre disponibili che ci sono sempre pronte a collaborare, a dedicare loro tempo, a riflettere e a non scoraggiarsi trovandosi davanti a tante situazioni esigenti. Sono molto grato a quelle persone (catechisti, coristi e accompagnatori di musica, alcuni membri delle nostre commissioni, alcuni membri del consiglio pastorale, animatori dell’oratorio, ecc), perché grazie a loro la parrocchia va avanti. Se mancassero loro, della parrocchia “pontificia” rimarrebbe solo il vuoto nome.

2. Nuovo Anno Pastorale 2022/2023

a. Arriviamo così all’essenziale delle mie parole, perché non è la mia intenzioni di lamentarsi. Stiamo per iniziare il nuovo anno pastorale. Il primo anno mi ha dato la possibilità di conoscere la parrocchia, nel secondo anno vorrei che la parrocchia si mettesse in un cammino più concreto e più attivo. Possibilmente tutti e insieme! Non solo un piccolo gruppo! Tutti e insieme: zona del centro storico, zona di san Paolo e zona del lago. Insieme facciamo parte della stessa parrocchia. Sono disponibile ad andare avanti, di cercare le nuove possibilità, ma non vorrei ripetere le stesse, in maggioranza passive, tracce del passato. Volete che INSIEME creiamo qualcosa nuvo? Nulla nasce da se stesso, ma è frutto dell’impegno e del “sudore”. Anche la parrocchia è frutto dell’impegno comune. Quindi, vi invito a riflettere sul proprio posto nella parrocchia e di ripensare le modalità della presenza in futuro. Conto molto sulla buona volontà di ciascuna e ciascuno di voi, carissimi parricchiani e parrocchiane.

b. Per adesso finisco qui. La settimana prossima continuerò i miei pensieri con le proposte già più concrete. Per ora vi ringrazio della vostra pazienza e vi invito alla riflessione personale sulla modalità della vostra personale partecipazione nella vita e nel cammino parrocchiale.

3. Marcia ad Albano

a. Invito a leggere il manifesto sulla marcia organizzata questo pomeriggio ad Albano e invito alla attiva partecipazione in essa.

Resto con cari saluti e assicurazione della mia grata preghiera per tutti voi

Don Tadeusz, vostro parroco