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Carissima/o,

anche nel sito della Parrocchia “san Tommaso da Villanova” è inserita la letterina che hai scritto al Papa, dopo averlo ascoltato nel video “La Chiesa è di Cristo, non mancherà la guida”, in cui comunicava «Ho deciso di rinunciare al ministero che il Signore mi ha affidato».

Anche la tua “letterina” è stata apprezzata.

Un papà, responsabile di attività a favore dei giovani più poveri, ha scritto: «Per sentire commenti sensati e trasparenti bisogna ascoltare i bambini». È un elogio anche per te!

Nell’ultimo incontro, sei stato invitato a vedere e ascoltare quanto il Papa ha proposto, all’Angelus di domenica 17 febbraio 2013, presentando il Vangelo delle tentazioni.

«Il loro nucleo centrale consiste sempre nello strumentalizzare Dio per i propri interessi, dando più importanza al successo o ai beni materiali.

Il tentatore è subdolo: non spinge direttamente verso il male, ma verso un falso bene, facendo credere che le vere realtà sono il potere e ciò che soddisfa i bisogni primari.

In questo modo, Dio diventa secondario, si riduce a un mezzo, in definitiva diventa irreale, non conta più, svanisce.

In ultima analisi, nelle tentazioni è in gioco la fede, perché è in gioco Dio. Nei momenti decisivi della vita, ma, a ben vedere, in ogni momento, siamo di fronte a un bivio: vogliamo seguire l’io o Dio? L’interesse individuale oppure il vero Bene, ciò che realmente è bene?»

Ogni espressione ti è servita per fare un esame di coscienza.

Dopo averla letta, ti è stato domandato:

- A chi credi si rivolga, in modo particolare, il Papa?

E hai scritto: “alle persone che hanno ruoli importanti nella società” e “nella Chiesa”; “ai sacerdoti, ai vescovi e ai cardinali”; “ a tutti coloro che preferiscono il potere a Dio”; “si rivolge anche a me e a tutti i fedeli”, “a tutti i cristiani”…

- Quali comportamenti “sbagliati” ti rimprovera il Papa con queste parole?

E hai scritto: “di rivolgermi a Dio solo per chiedergli favori”; “di ricordarmi di lui solo quando ho un compito in classe o una interrogazione”; “di pensare a Dio solo quando mi serve”, “perché, qualche volta, mi faccio il segno di croce anche prima di tirare un rigore”; “perché chiedo spesso solo delle cose che mi piacciono”; “di pregarlo, pensando soltanto a me (io), pur dicendo nostro!”…

Guarda, ascolta e … cambia “qualcosa” nella tua vita!