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La Quaresima è il tempo favorevole in cui Dio si lascia trovare da chi lo cerca con cuore sincero. E’ un cammino penitenziale, cioè di conversione, ma questa conversione non è possibile senza la preghiera. Gesù pregava spesso e intensamente il Padre. E’ perciò sulla preghiera, sulla sua importanza e sul modo di pregare che vogliamo ora riflettere in attesa della Pasqua del Signore.
“Quando tutto il popolo fu battezzato e mentre Gesù, ricevuto anche Lui il Battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e scese su di Lui lo Spirito Santo”.

Gesù prega: pregare è sempre ritornare a Dio e ripartire da Dio. Nella preghiera Gesù vive l’intensità del suo rapporto di Figlio con il Padre. La preghiera dunque è il respiro vitale dei figli di Dio. Senza preghiera la vita dell’uomo diventa arida.
” Il cielo si aprì e scese su di Lui lo Spirito Santo”: questo è il risultato della preghiera.
La preghiera è la finestra di Dio sul mondo per la quale ci viene dato lo Spirito Santo.
La preghiera apre il cielo chiuso sulla terra a causa del peccato e dà all’uomo la possibilità di lasciarsi cercare e trovare da Dio.
La preghiera è il colloquio di fede e di amore con le Persone divine con la Vergine Maria gli angeli e i Santi. Ma è sempre rivolta al Padre per lodarlo, ringraziarlo e supplicarlo.

La preghiera, quindi, deve essere sempre:
adorazione- benedizione- ringraziamento- domanda- intercessione.

Adorazione
Significa umiltà profonda, silenzio pieno di stupore, ascolto attento e obbediente.

Benedizione
Vuol dire bene-dire, cioè lodare Dio. E’ un movimento di lode e ringraziamento per i beni che abbiamo ricevuto, che poi dà avvio a una dinamica discendente: è Dio che ci benedice, ci riempie dei suoi favori e della su grazia e amicizia.

Ringraziamento
Diventa più intenso quando facciamo esperienza personale dei benefici di Dio,
diventa più profondo quando in ogni cosa sappiamo vedere un dono di Dio.

Domanda
“Tutto quello che chiederete con fede nella preghiera, lo otterrete” (Mt 21,22).
Bisogna sempre chiedere con insistenza e pazienza pronti sempre a fare la volontà di Dio. Con queste parole il Signore non si è impegnato ad esaudire i nostri desideri, ma a compiere tutte le sue promesse:
dobbiamo chiedere anzitutto il regno di Dio e la presenza dello Spirito Santo in noi (Padre Nostro)
Possiamo chiedere con umiltà anche tutte le cose buone secondo le nostre necessità.

Intercessione
Quando la supplica è fatta in favore degli altri si chiama intercessione.
La preghiera può essere faticosa faticosa perché Dio sembra nascosto e noi siamo presuntuosi, superficiali, non crediamo veramente
Gesù ci invita a pregare sempre senza interruzione, senza mai scoraggiarci.

Ci sono molteplici forme di preghiera:

VOCALE
La preghiera liturgica, quella comunitaria, quella privata, non ufficiale, quella che facciamo mentre si fanno i lavori di casa, mentre si lavora, si va in macchina, quando si cammina, insomma quando si è liberi mentalmente ecc. Si parla a Dio come un amico parla al suo amico.

MENTALE
La meditazione, l’orazione di raccoglimento, la contemplazione mistica. E’ una preghiera più profonda che però tutti possono fare, non è riservata solo ai monaci. Possiamo chiedere con umiltà anche tutte le cose buone secondo le nostre necessità.

E’ chiaro che la preghiera è la migliore preparazione alla Pasqua e la Quaresima in qualche modo
ci dispone meglio alla preghiera. Se poi si aggiunge qualche piccolo sacrificio, qualche rinuncia, allora la preghiera raggiunge il massimo dell’amore ed è già l’anticipo della Pasqua.

E’ appunto con questa disposizione d’animo che colgo l’occasione per inviare a voi tutti i più sinceri auguri in occasione della Santa Pasqua.

Don Pietro Diletti